
I dubbi dei pazienti sono molti, sia prima ma soprattutto dopo aver fatto l’intervento di protesi di spalla. Tra questi dubbi, il più comune riguarda cosa succede dopo l’operazione. Il dottor Michele Verdano, ortopedico di Parma e specialista di spalla, spiega come comportarsi nel periodo post-operatorio.
Subito dopo l’intervento di protesi di spalla, il paziente rimane ricoverato per due o tre giorni. Una volta dimesso, dovrà prendersi cura della ferita, che consisterà in una cicatrice lunga circa 10 cm nella parte davanti della spalla; in particolare, dovrà prestare attenzione a non bagnarla. Al momento delle dimissioni riceverà anche un tutore, che lo aiuterà a mantenere il braccio nella posizione corretta; il tutore va rimosso 4-5 volte al giorno per permettere l’igiene personale e la ripresa del movimento del polso e della mano.
La riabilitazione
Dopo un periodo di riposo (circa 2 settimane dall’intervento), i punti verranno rimossi dalla ferita e il paziente inizierà il percorso di riabilitazione per poter riprendere le proprie attività quotidiane, normalmente. La ripresa dopo l’intervento di protesi alla spalla è abbastanza rapida: già dopo 4 settimane dall’operazione si è in grado di muovere il braccio autonomamente. Trascorsi circa 3 mesi dall’intervento, il paziente sarà perfettamente in grado di svolgere le azioni quotidiane senza troppe limitazioni.
L’attività sportiva
Per quanto riguarda lo sport, chi subisce un intervento di protesi alla spalla dovrebbe evitare gli sport da contatto (rugby, arti marziali, pugilato…) e fare attenzione a non subire traumi a spalla e braccio. Tuttavia, altri tipi di attività sportiva sono perfettamente consigliati anche a chi ha una protesi di spalla: nuoto, sci, ciclismo, golf, ad esempio.
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Dottor Michele Verdano
Specialista in Ortopedia e Traumatologia della Spalla. Socio ordinario della Società Italiana di Chirurgia della Spalla e del Gomito, ha pubblicato 14 lavori scientifici principalmente sulle patologie di spalla e, fino ad oggi, sono oltre 2.500 gli interventi alla spalla che ha effettuato, in prevalenza con tecnica artroscopica.