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Instabilità di spalla

L’articolazione della spalla è tra le più mobili del corpo umano. Consente ampi movimenti dell’ arto superiore grazie alla testa omerale sferica che si inserisce all’interno di una piccola e piatta glena scapolare, protetta e mantenuta stabile da un’ampia ed elastica capsula articolare.

Naturalmente questi ampi movimenti devono avvenire nella massima stabilità per cui la natura ci ha dotati di sistemi di stabilizzazione chiamati:

  •    cercine glenoideo, che può essere paragonato a una ventosa sulla glena
  •    legamenti gleno-omerali, che proteggono e rinforzano la capsula articolare
  •    muscoli della cuffia dei rotatori

Cosa accade …

A causa di un trauma, il contatto tra testa omerale e glena 
si può perdere, originando la lussazione acuta di spalla, questo determina la rottura del cercine e dei legamenti che solo in una bassa percentuale di casi riescono a cicatrizzare in maniera corretta. La lussazione acuta di spalla deve essere trattata e ridotta in ambiente ospedaliero.


Se il cercine ed i legamenti non guariscono in posizione corretta si può realizzare una situazione chiamata lussazione abituale di spalla, tale condizione è caratterizzata  dalla lussazione della testa dell’omero che avviene con traumi sempre minori  o addirittura spontaneamente.

Le persone che costituzionalmente hanno una capsula articolare più lassa ed elastica, sono esposti a forme di instabilità minori particolarmente dolorose.

Chi è più a rischio

Atleti che praticano sport di lancio tipo tennis, baseball, pallavolo. Si può realizzare un progressivo sfiancamento, allungamento della capsula antero-inferiore e dei legamenti anteriori, con conseguente dolore e perdita di efficienza del gesto atletico.

LA VISITA SPECIALISTA CON L’ORTOPEDICO

La visita dello specialista ha l’obiettivo di valutare:

  •      la storia del paziente (sport, traumi, sintomi)
  •      la presenza di lassità costituzionale
  •      eseguire test specifici in grado di suscitare dolore e/o apprensione, cioè paura che avvenga la lussazione.

ESAMI DIAGNOSTICI E DI VALUTAZIONE

RX – permette di vedere le lesioni ossee causate dalla lussazione

RMN – eseguita, permette di definire il danno al cercine, ai legamenti e alla capsula articolari

TC – consente di valutare danni ossei della glena e/o della testa dell’ omero

INTERVENTO CHIRURGICO

L’intervento chirurgico ha l’obiettivo di stabilizzare la spalla.

 

4 cose da sapere per arrivare preparati all’intervento

L’intervento viene eseguito solitamente in:

  •      day-surgery o ricovero ordinario
  •      anestesia periferica o generale, a seconda dell’organizzazione della struttura ospedaliera
  •      tecnica artroscopica, cioè con l’introduzione in articolazione di un’ottica collegata ad una telecamera ed a un monitor che consentono di eseguire l’intervento attraverso altre due piccole incisioni cutanee

Casi in cui l’artroscopia non è indicata:

  •      in caso di grave deficit osseo o di grave danno capsulare, si esegue chirurgia tradizionale (a cielo aperto). Per gli stessi motivi, l’intervento può iniziare in artroscopia ma essere completato con tecnica a cielo aperto
  •      in caso di importante lesione ossea, è indicata la chirurgia tradizionale con innesto osseo per colmare il deficit

Dettaglio dell’intervento:

  •      in caso di lussazione abituale: reinserzione alla glenoide del cercine e dei legamenti distaccati, grazie a piccole viti in titanio o materiali riassorbibili
  •      in caso di instabilità minore: si riparano le lesioni minori e si ritensiona la capsula
  •      in caso di instabilità dolorose: si restringe la capsula articolare, grazie a plicature del tessuto.