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Spalla, il tallone d’Achille del nuotatore

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Oltre ai nuotatori, anche i tennisti soffrono della spalla del nuotatore. Cosa fare? Ecco i consigli del dott. Michele Verdano.

Stiano tranquilli i nuotatori amatoriali, ma facciano attenzione i tennisti. La spalla è infatti il tallone d’Achille per chi nuota a lungo e intensamente, e sottopone a stress e usura le strutture della spalla interessate dalla cosiddetta bracciata. Non solo i nuotatori però soffrono della “spalla del nuotatore”; lo stesso movimento di sollevamento delle braccia sopra le spalle, come nel nuoto a dorso, farfalla e stile libero, è anche il gesto di tennisti o giocatori di baseball. La situazione della “spalla del nuotatore” è anche nota come sindrome da impingement.

Come si manifesta?

Il movimento della spalla è determinato dalla testa dell’omero stabilizzata dalla cuffia dei rotatori, cioè un complesso insieme di numerosi muscoli e tendini che compongono la spalla. Nel sollevare il braccio accade che, a causa dei ripetuti movimenti, si assottigli lo spazio tra un osso che fa parte della scapola, cioè l’acromion, e la cuffia dei rotatori.

Ecco cosa accade:

  • i tendini della cuffia si infiammano
  • inizia il processo di usura dell’articolazione della spalla
  • l’osso “sfrega” sul tendine della cuffia dei rotatori
  • insorgono dolore, gonfiore e rigidità del braccio in sollevamento o quando si abbassa durante ogni gesto, anche pettinarsi o vestirsi.

Che fare?

Riposo, farmaci antinfiammatori e ghiaccio sulla spalla, mai posizionato direttamente sulla pelle ma, usando un asciugamano leggero, proteggere la pelle evitando le ustioni da freddo, sono azioni di primo intervento, in attesa di vedere lo specialista e iniziare le cure adeguate. In alcuni casi, la fisioterapia con mobilizzazioni dell’articolazione, preliminari esercizi di stretching, fino ad esercizi sempre più avanzati, si è dimostrata un valido aiuto per recuperare una corretta mobilità grazie al rinforzo dei muscoli stabilizzatori della spalla. Solo dopo aver ridotto notevolmente il dolore e recuperato la mobilità della spalla, sarà possibile tornare a praticare in maniera graduale e progressiva il proprio sport preferito.

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Dottor Michele Verdano

Specialista in Ortopedia e Traumatologia della Spalla. Socio ordinario della Società Italiana di Chirurgia della Spalla e del Gomito, ha pubblicato 14 lavori scientifici principalmente sulle patologie di spalla e, fino ad oggi, sono oltre 2.500 gli interventi alla spalla che ha effettuato, in prevalenza con tecnica artroscopica.

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